Come superare il blocco dello studente
Silvia è una studentessa al quinto anno di medicina che mi ha scritto perché in una situazione delicata. Da diversi mesi non riesce più a dare esami. Si sente bloccata e non sa come andare avanti.
Trovi i miei consigli nel video, o se preferisci leggere nel testo subito sotto.
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IL BLOCCO DELLO STUDENTE
Il blocco dello studente è quella condizione in cui la persona sente di non riuscire più a studiare; nonostante i tentativi, i risultati sono insoddisfacenti.
Solitamente il blocco dello studente si manifesta attraverso una sensazione di avversione nei confronti dello studio, che si concretizza attraverso una mancanza di concentrazione, distraibilità e sonnolenza.
Lo studente che si trova in tale condizione dovrà contrastare i sensi di colpa originati dai suoi pensieri negativi e dai commenti svalutanti delle altre persone.
LE SENSAZIONI CHE SI PRESENTANO
Nella situazione del blocco nello studio si dovrà affrontare e gestire numerose emozioni e stati d’animo.
La sensazione di noia è il primo segnale di intolleranza allo studio. Per tutti è difficile rimanere concentrati e seduti per tanto tempo davanti ai libri. A volte però è controproducente sforzarci di concentrarci quando siamo eccessivamente annoiati. Sarà più utile invece prenderci una pausa anche solo per dieci minuti e ritornare in un momento successivo e più riposati sul compito da portare a termine.
Anche l’ansia è uno stato d’animo che può ostacolare lo studio e che si presenta soprattutto quando si devono preparare esami molto impegnativi. E’ bene allora porsi degli obiettivi a step ed organizzare il lavoro in modo tale da renderlo più leggero.
Il senso di colpa invece ci fa percepire di avere il controllo sullo studio, perché tutto dipende da noi. Talvolta, invece che una spinta, il senso di colpa si manifesta sotto forma di un loop di pensieri svalutanti su noi stessi che ci impediscono di raggiungere quel livello di serenità necessario ad affrontare al meglio la situazione.
COMPORTAMENTI SBAGLIATI
Di fronte al blocco dello studente le persone tendono ad avere comportamenti sbagliati che non permettono di superare la difficoltà momentanea. L’ eccessiva preoccupazione è motivo di distrazione, demotivazione ed è distruttrice dell’autostima. Ma non è nemmeno positivo evitare di affrontare la situazione: procrastinare aumenta soltanto la paura.
COMPORTAMENTI ADEGUATI
Affrontare un blocco dello studio può sembrare una sfida insuperabile, ma l’uso di tecniche e strategie opportune permetteranno di reagire e mettere fine al senso di malessere e pessimismo che ci assalirà. La parola d’ordine sarà ‘organizzazione’. Ecco alcuni consigli per acquisire un buon metodo di studio.
UN BUON METODO DI STUDIO
1. Lo studio va concepito come un lavoro, che ha un inizio e una fine. Per questo non è di giovamento studiare più di 8 – 9 ore al giorno.
2. E’ consigliabile iniziare a studiare la mattina presto, già dalle 7:00, perché le prime ore della giornata sono quelle maggiormente produttive.
3. A pranzo sarebbe indicato interrompere lo studio facendo una vera pausa: oltre a mangiare uno studente potrebbe andare in piscina d’estate o in palestra in modo tale da non sovraccaricarsi troppo.
4. Spegnere il cellulare o metterlo off-line o in modalità silenziosa aiuterà a mantenere la concentrazione per un periodo più lungo.
5. Spesso si studia meglio in un ambiente diverso da quello domestico, come può essere la biblioteca dell’Università o quella pubblica della città. La biblioteca è il luogo esclusivo per lo studio e la lettura in silenzio, il posto dove si potrà raggiungere un’ottima concentrazione.
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Chi sono:
Sono Sabina Brinkhoff e lavoro come psicologa a Perugia ed Ellera Corciano da quasi 20 anni. I miei clienti sono persone normalissime. Mamme, papà, maestre, commercianti, studenti... Persone come tutti alle prese con un problema che li stanca, li rallenta, li appesantisce. Scopri di più sul mio lavoro!
Salve dottoressa ,
Ho un problema con mio figlio quattordicenne che proprio non ne vuol sapere di studiare .
Frequenta il primo anno di liceo linguistico e la scuola non è stata scelta direttamente da lui , ma da noi genitori cercando di assecondare le sue tendenze che sembravano essere le lingue straniere .
Purtroppo dopo 3 mesi di scuola e qualche voto negativo , ancora non riesce ad applicarsi nello studio come dovrebbe , tralasciando materie da studiare e studiando in maniera molto superficiale . È sempre stato seguito da noi familiari e da qualche docente esterno laddove presentava difficoltà . Le dico che per me tutto ciò è distruttivo in quanto ogni giorno diventa una tortura psicologica .
Non so piu che fare .
La ringrazio per una sua eventuale risposta
Buongiorno Alessandra,
il passaggio dalle scuole medie a quelle superiori non sempre è semplice per i ragazzi adolescenti. Questo non dipende soltanto dallo studio in sé, ma anche alla delicata fase di crescita che si attraversa. Piano piano suo figlio sta cercando di trovare la sua dimensione nel mondo degli adulti, attraverso degli strumenti e delle abilità che vengono acquisiti con il tempo. Il sostegno adeguato della famiglia è certo importante come guida in questo percorso di crescita.
Nel momento contingente potrebbe essere utile prepararsi bene per un’interrogazione o compito in classe per riuscire a rafforzare l’autostima ed affermare una maggiore autonomia nello studio. Di conseguenza verrà anche la consapevolezza o meno della scelta scolastica intrapresa.
Se ha bisogno, ricevo nei miei studi a Perugia e Corciano ed eseguo anche sedute online in videochiamata.
Buon lavoro,
dott.ssa Sabina Brinkhoff