4 modi per smettere di rimuginare
Smettere di rimuginare e lamentarsi è fondamentale per allontanare se stessi dall’immobilità dei pensieri negativi e per condurre una vita serena.
Giorgio mi scrive di essere stato costretto anni fa ad abbandonare l’Università. Ha cambiato tanti lavori nel tempo. L’occupazione che fa ora gli piace, ma pensa di essere in un posto che non lo valorizza al massimo. Pensa continuamente alle cose andate storte, agli studi interrotti per cause esterne. Si paragona agli altri che hanno avuto più fortuna di lui. Tutto ciò lo porta ad uno stato di frustrazione e di sofferenza. Mi chiede consigli per riuscire a smettere di rimuginare e di lamentarsi.
Trovi i miei consigli nel video, o se preferisci leggere nel testo subito sotto.
PS. Ti trovi in una situazione difficile e ti piacerebbe avere il consiglio neutro di uno psicologo?
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L’AZIONE DEL RIMUGINARE
L’azione del rimuginare è contraddistinta dall’elaborazione a lungo termine e con insistenza di pensieri, in modo quasi ossessivo, senza trovare una valida soluzione. Più che azione possiamo parlare piuttosto di immobilità che il rimuginio produce nella persona interessata da questo disagio. E’ bene attuare quindi tutte quelle iniziative che ci allontaneranno dallo stato di frustrazione, rabbia e sofferenza che il rimuginare provoca. Ecco quattro consigli per venirne fuori.
4 MODI PER SMETTERE DI RIMUGINARE
1. Esci dagli alibi
Non dare la colpa alle cause esterne o agli altri per la situazione in cui ti trovi. Questo atteggiamento ha il potere di immobilizzarti nella tua rabbia e frustrazione. Il lamento continuo e i pensieri ti fanno rimanere fermo e non compiere azioni per uscirne. Vivi nel presente, nel qui ed ora, nelle cose piacevoli della tua vita, hobby e relazioni con le persone.
2. Controlla il pensiero e mettiti in moto
Sforzati di controllare il pensiero che altrimenti esaurirà tutta la tua energia positiva. Compi azioni che ti allontaneranno dall’immobilità: tutto quello che viene svolto attraverso le mani sarà di particolare aiuto per spostare la tua attenzione dal pensiero verso l’attività pratica. Ti stupirai di come il fare con le mani riuscirà a trasformare le tue emozioni in qualcosa di bello e utile.
Svolgere anche qualsiasi tipo di attività fisica ti aiuterà a spegnere il cervello e a scaricare l’energia in eccesso accumulata dal tuo corpo e che in certi momenti della giornata si manifesta attraverso pensieri e lamenti.
3. Fai bene le piccole cose quotidiane
Dedica il tuo tempo a mettere ordine nel tuo garage, nel tuo studio, in una stanza di casa in cui passi molto tempo. Metti ordine sulla tua scrivania e nel tuo computer. Fai ordine e crea degli spazi nuovi eliminando cose che non ti servono più. Ti accorgerai che svolgendo bene le piccole cose quotidiane, queste ti aiuteranno ad allontanare pensieri negativi.
4. Impegnati nel raggiungimento delle tue ambizioni
Non è mai troppo tardi per conseguire una laurea per la soddisfazione di un piacere personale. Anche se lavori puoi trovare del tempo per studiare se davvero lo vuoi: oggigiorno ci sono corsi online o a distanza che ti faciliterebbero il raggiungimento del tuo obiettivo. Valuta la convenienza di ottenere una laurea, anche in base al lavoro che stai facendo ora, o se piuttosto potresti aggiornare la tua conoscenza e diventare un super esperto nel tuo settore. Esistono tanti bravi professionisti o grandi imprenditori che non hanno lauree, ma talvolta soltanto la quinta elementare.
Chi sono
Sono Sabina Brinkhoff e lavoro come psicologa a Perugia Balanzano e Ellera Corciano da 18 anni.
Ancora oggi sono affascinata dalla capacità della psicologia di individuare le vere cause dei problemi che rallentano e appesantiscono la vita dei miei clienti.
Se ti trovi ad affrontare un problema che ti preoccupa al punto tale da non permetterti di vivere serenamente la tua vita, prenota un appuntamento gratuito al mio studio di Perugia Balanzano o Ellera Corciano.
Insieme vedremo come posso aiutarti a ricreare una vita serena.
Dottoressa il mio consiglio lo vorrei io da lei. Sono in un periodo depressione con una bimba di 10 anni e un compagno super egoista che è pieno del suo ego, e affossa me in tutte le cose. Ho sempre fatto finta di nulla, ma a 55 anni mi ritrovo a non sapere come salvarmi. Ho uno stipendio impiegatizio e non ho mai saputo farmi rispettare, non ho mai chiarito la mia situazione famigliare da quando è nata Camilla, ma lui avendo avuto un matrimonio alle spalle con due figli, non accetta di sposarmi, viviamo da 20 anni insieme e non ho mai avuto un riconoscimento positivo, mi mette sempre al corrente delle cose dopo averle compiute Esempio: avere preso casa al lago a duo nome, essersi intestato l’acquisto della casa di Milano senza chiedermi se volevo condividere mutuo con lui. Insomma adesso che ho capito tante cose, lui riesce solo a dirmi che il problema sono io.
Buongiorno Sara,
La situazione di crisi che stai vivendo con tuo marito potrebbe essere dovuta alla mancanza o carenza di un sano confronto e di una sana discussione nella vostra coppia. Non conosco nel dettaglio la vostra situazione ma sicuramente il “lasciar correre” per non urtare la sensibilità del partner generano malessere e risentimento e alla lunga questo non è di giovamento all’evoluzione della relazione. Cerca di esprimere serenamente i tuoi pensieri, anche le contrarietà a particolari atteggiamenti, senza arrivare allo scontro ma rimanendo lucidi e rispettosi. Quando si presenta un problema è bene affrontarlo subito, senza lasciare che il rimuginio interiore possa aumentare il malessere. Ogni situazione deve essere affrontata nel presente per far in modo che non riesploda in un futuro.
Nel frattempo tieni a te stessa, alla tua indipendenza economica, alle relazioni con gli altri (familiari, amici, colleghi), alla tua crescita individuale e professionale.
Se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto maggiore per risolvere la tua situazione puoi scrivermi all’email: info@psicologasabinabrinkhoff.it
La visione neutra ed obiettiva di uno psicologo può essere un valido aiuto per trovare le giuste soluzioni per affrontare e superare le crisi di coppia o qualsiasi altro problema.
Buona giornata!!!
Dott.ssa Sabina Brinkhoff
Buonasera Dottoressa,
Da circa 1 anno da quando sono arrivati sotto casa mia una famiglia che con probabilità lavora e di conseguenza fa rumore molesto.
Evito di descrivere tutto quello che è successo in questo anno ma la vera ragione per cui le scrivo è che credo di essere andata in “depressione” sono diventata ansiosa non riesco più a stare in casa perché anche se i rumori ultimamente sono diminuiti, vivo perennemente con l’angoscia che possano riprendere in ogni momento a tal punto che li aspetto.
Negli ultimi mesi non riesco più a dormire serenamente e sto prendendo a fasi alterne il Lexotan accompagnato da pastiglie naturali per rilassarmi.
È come se non riuscissi a togliermi il pensiero dalla testa ci penso tutto il santo giorno, in ogni momento, hanno preso la mia anima.
Non ne posso più.
Cosa posso fare, che consigli mi può dare?
Buongiorno Tiziana,
probabilmente l’arrivo di questi vicini rumorosi ha fatto scaturire uno stato di stress ed ansia nello stare in casa, luogo di intimità e riservatezza, un posto sicuro ed accogliente. Una delle cose che potresti fare per non permettere ai pensieri ossessivi di bloccarti è quella di impegnarti in attività manuali e creative, anche finalizzate a rendere la tua casa ancora più accogliente e piacevole. Se però ti rendi conto che nel giro di qualche settimana la situazione non migliora potresti affidarti all’aiuto di uno psicologo che in maniera neutra ti aiuterà a leggere la tua anima e a trovare nell’inconscio la causa del tuo disagio per tornare a vivere serenamente.
Durante la quarantena ho sperimentato l’efficienza delle consulenze online, se hai bisogno di me puoi scrivermi a info@psicologasabinabrinkhoff.it
Dott.ssa Sabina Brinkhoff
Buongiorno dottoressa ho 44 anni, sono mamma di un ragazzo disabile, sono sola da 11 anni…. Mi sento una frana in tutto lavoro non riesco a trovarne uno stabile, con mio figlio litigi in continuazione e poi non riesco a portare avanti una frequentazione trovo tutte persone sbagliate, chi non è pronto, chi mi trascura e sono stata anche tradita, sono peggiorata dopo aver avuto il covid… può darmi un consiglio
Cara Silvia,
capisco la tua frustrazione dovuta a tanti aspetti che si sommano insieme.
Il mio consiglio è lavorare su te stessa per migliorare la tua autostima: rafforzandola ti sentirai più forte anche nei litigi con tuo figlio, che immagino sia adolescente, e le problematiche della disabilità, più sicura in tutti i rapporti interpersonali, in quelli lavorativi e sentimentali. Il periodo storico che stiamo vivendo complica qualsiasi situazione già presente, ma come dico sempre dovremmo vedere anche le opportunità nuove che si manifestano in ogni periodo di crisi e trarne il meglio.
Per lavorare sulla tua autostima puoi andare a leggere l’articolo che ho scritto su questo argomento nel mio blog. Parti dalle piccole cose e vedrai che riuscirai anche nelle più ardue.
Se vedi che da sola è difficile fatti aiutare da uno psicologo che attraverso la lettura neutra del tuo inconscio potrà insegnarti a prendere maggiore consapevolezza di te.
Buon lavoro,
Dott.ssa Sabina Brinkhoff
Cara dottoressa vorrei un consiglio da lei ho un problema con mio marito lui pensa che io sia stata infedele ma no. E vero e lui con problemi di depressione alle spalle..non riesce a credere in me .siamo insieme da 20 anni..e io non ho mai pensato di tradirlo….solo che no. Riesco a capire come risolvere questi suoi dubbi a volte sembra che si supera a volte batte sempre sullo stesso discorso.tornando indietro sul problema per favore mi aiuti a capire
Buonasera Lilly,
la gelosia è un sentimento che nasce fondamentalmente da una scarsa autostima. Se le interessa può andare a leggere l’articolo e guardare il video relativo alla gelosia https://www.psicologasabinabrinkhoff.it/come-smettere-di-essere-gelosi/
Una scarsa autostima porta la persona a non apprezzarsi per ciò che è, con una serie di conseguenze sia nel rapporto con se stessi che con gli altri. Una carente fiducia in sé stessi si ripercuote quindi anche nel rapporto di coppia: si tende ad aver paura che partner possa tradire, abbandonare, non essere sincero.
Per superare il disagio che state affrontando come coppia potreste intraprendere due percorsi: da una parte suo marito con un percorso personale per accrescere la sua autostima e parallelamente un percorso di coppia supportati dalla figura professionale di uno psicologo. In entrambi i casi la psicologia vi potrà essere da aiuto per mettere in atto delle strategie vincenti per risolvere le vostre difficoltà.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Effettuo anche sedute online che vengono svolte attraverso videochiamata. Per le prenotazioni https://psicologasabinabrinkhoff.youcanbook.me/
Buona serata!
Dott.ssa Sabina Brinkhoff
Salve dot Brinkhoff sono Simona madre di due figli minorenni separata dal padre dei miei figli da 5 anni e attualmente ho un compagnato anche lui separato e con una figlia minorenne .
Il mio “incubo “é l’ex moglie che non conosco ma lei mi mette contro la bimba fantasticando con cattiverie che mette in bocca alla bimba la quale poi riferisce al padre che puntualmente addita me e difende figlia e ex moglie .
Io vivo nell ‘incubo che ogni giorno venga inventata una cattiveria gratuita su di me . Io sono disperata perché voglio bene al mio compagno insieme siamo felici però così non è una relazione ma un incubo quotidiano .
I nuovi contesti familiari che si creano dopo una separazione necessitano di tempo e pazienza per trovare un nuovo equilibrio.
Sono molteplici le figure che sono coinvolte, le nuove coppie, figli e figli acquisiti, sorelle/fratelli e sorelle/fratelli acquisiti che si troveranno necessariamente ad interagire tra di loro.
In tutti questi nuovi rapporti fondamentale è agire con autenticità ed empatia, senza forzare il proprio ruolo e comunicare tanto, abbandonando gelosia, risentimento e pregiudizi.
Cara Simona, attraverso quello che mi hai scritto posso consigliarti di:
– lavorare sul rapporto di coppia, a prescindere dai vostri figli, comunicando apertamente con il tuo partner
– lavorare sul rapporto con la figlia del tuo partner utilizzando empatia e rimanendo autentica, senza la volontà di sostituirti al ruolo della madre
– comunicare con la ex-compagna del tuo partner affinché la nuova famiglia allargata che si è creata collabori per la crescita serena dei figli e poi per l’armonia di tutte le figure che ne fanno parte
Comprendo la difficoltà di affrontare tutte queste situazioni contemporaneamente, per questo ti consiglio vivamente di lasciarti affiancare in questo percorso dalla figura di uno psicologo o psicoterapeuta.
Nell’augurarti buon lavoro ti informo che, se sei interessata, oltre a ricevere nei miei studi di Perugia e di Corciano, effettuo anche sedute online.
Dott.ssa Sabina Brinkhoff
Dottoressa buongiorno
Ho un carattere che nn sopporta bugie arroganza….
Soprattutto a lavoro mi scontro,il problema è che ovviamente la controparte nega, mente ,da risposte al limite del insulto,ed io mi mangio di rabbia. Come posso gestire queste emozioni di pancia che mi trascino x gg
Benvenuta! Cercherò di rispondere alla tua domanda!
Nei rapporti interpersonali, in famiglia, tra amici ed anche tra colleghi, possiamo cercare di migliorare ed affinare la comunicazione assertiva.
Questo tipo di comunicazione ci permette di trasmettere liberamente a chi ci sta davanti pensieri, convinzioni, emozioni senza bloccarle dentro di noi.
In sostanza, con il tono giusto e l’atteggiamento giusto possiamo riuscire ad esprimere qualsiasi cosa senza che il nostro interlocutore possa sentirsi attaccato.
E’ bene quindi dialogare nel momento in cui si presenta una determinata situazione al lavoro, senza però scontrarsi. Il dialogo porta ad una evoluzione nei rapporti e nel modo in cui si svolgono le proprie mansioni lavorative. Se parli liberamente ma con garbo riuscirai a non covare i pensieri e la rabbia per giorni ed inoltre indurrai i tuoi colleghi ad avere un dialogo migliore con te.
Buona serata!
Dott.ssa Sabina Brinkhoff
Dottoressa buongiorno mi chiamo Marianna, ho 32 anni.
Sono mamma di due bambini piccoli, sono spostata da due anni ma stiamo insieme da 11 anni.
Sono stata bugiarda tante volte nei confronti di mio marito, su cose che riguardavano il nostro passato insieme e no.
Ogni volta che lui mi chiedeva la verità ho sempre detto che non c era più niente che gli nascondessi, e puntualmente su sua minaccia (andando via di casa, dandomi ultimatum) mi decidevo a parlare. Nonostante lui si presentava comprensivo è pronto ad aspettare i miei tempi, ma io chiudevo subito facendogli credere che non c’era più niente.
Questo è successo negli ultimi tre anni, vivendo momenti bruttissimi, anche per i bambini, un mio percorso psicologico, periodo di una mia depressione, tempo perso, quindi miei sensi di colpa, frustrazioni, e in lui un malessere eccessivo, tanto da credere che non lo amo e che continuo a nascondere ancora qualcosa, dubbi sulla mia persona e sofferenza nello starmi accanto.
Nonostante sia consapevole di aver creato un buco enorme nella nostra fiducia, sono aggressiva quando lui va giù di umore e presenta i suoi malesseri, come se non riuscissi più a fare questi discorsi e lui debba avere un bottone e fidarsi di me.
Mi chiedo perché? Perché non riesco a sopportare e supportare i suoi stati d animo?
Io cerco di migliorare ogni giorno, facendo percorsi di autostima, ricerca personale, ma non riesco a calmare questa rabbia.
Spero può darmi un consiglio in questo breve riassunto.
Buongiorno Marianna,
rispondo brevemente alla tua richiesta d’aiuto sperando di aver compreso dal riassunto la causa del tuo malessere.
In un rapporto di coppia è fondamentale la comunicazione nel suo complesso e il dialogo in primis, tanto da preferire un sano litigio al silenzio per non sollevare problemi.
Questi momenti di confronto dovrebbero rimanere ben definiti nel tempo, risolversi velocemente e rinsaldare la coppia nel loro percorso.
Diventa davvero pesante quando si instaura un clima costante di tensione e scontro per arrivare a conoscere la verità nel profondo e nei dettagli, a scoprire quello che pensa e fa l’altro in ogni attimo. C’è un limite della sfera personale che neppure il partner dovrebbe valicare.
La gelosia e la mancanza di fiducia da una parte, i sensi di colpa e le frustrazioni dall’altra imprigionano i rapporti di coppia e tolgono la serenità che invece dovrebbe governarli. In generale queste dinamiche nella coppia vengono innescate da una scarsa fiducia di sé.
Cosa fare? Innanzitutto chiarezza su di sé e su quello che si prova! E poi lavorare per accrescere la stima in sé stessi!
Un percorso di psicoterapia mira proprio a questo e ve lo consiglio ad entrambi individualmente. Non è affatto tempo perso perché lavorare su sé stessi permette poi di vivere bene tutti i tipi di rapporto, anche quelli di coppia, e di essere presenti nella vita degli altri con qualità.
Nel salutarti ricordo che effettuo anche sedute psicologiche online.
Buon lavoro!
Dott.ssa Sabina Brinkhoff